Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale gli Stati Uniti guidati dal Presidente Thomas Woodrow Wilson proposero l'istituzione della Società delle Nazioni il cui scopo consisteva nel mantenere la pace nel mondo. Nel 1919 venne ratificato l'accordo con cui 42 Paesi si impegnavano reciprocamente a risolvere pacificamente gli eventuali conflitti fra gli Stati aderenti e a difendersi in caso di aggressioni esterne.
Gli Stati, tuttavia, riscontrarono molte difficoltà nel collaborare fra loro, in particolare:
non erano state proibite le misure d'intervento coatto differenti dalla guerra;
non si potevano applicare particolari sanzioni, da parte degli stati membri, nei confronti del Paese che avesse eventualmente trasgredito il patto costitutivo dell’organizzazione.
Nonostante il fallimento dell'esperienza delle Società delle Nazioni, il 26 giugno 1945, dietro l'impulso degli Stati Uniti, venne firmata la Carta delle Nazioni Unite, entrata in vigore il 24 ottobre 1945.
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