Adriano Olivetti


Un esempio italiano di economia socialmente responsabile

In questo video, realizzato dalle nostre collaboratrici di 4^H, viene illustrata la concezione del lavoro di Adriano Olivetti e vengono descritti l'ambiente e la struttura organizzativa della sua fabbrica di Ivrea.


Biografia di Adriano Olivetti


Adriano Olivetti nasce a Ivrea l'11 aprile del 1901 e muore il 27 febbraio 1960 a Aigle. Successivamente ad una breve esperienza imprenditoriale nel 1908 fonda a Ivrea la Ing. C. Olivetti & C. "prima fabbrica nazionale di macchine da scrivere". 

Olivetti, negli anni della formazione, è molto attento al dibattito sociale e politico; frequenta ambienti liberali e riformisti, entra in contatto con Piero Gobetti e Carlo Rosselli. Si laurea in chimica industriale al Politecnico di Torino e nel 1924 inizia l'apprendistato nella ditta paterna come operaio.

L'anno seguente, accompagnato dal Direttore Tecnico dell’azienda, Domenico Burzio, compie un viaggio di studi negli Stati Uniti, dove visita numerose fabbriche. Al ritorno, propone un vasto programma di interventi per modernizzare l'attività della Olivetti: organizzazione decentrata, direzione per funzioni, razionalizzazione dei tempi e metodi di montaggio, sviluppo della rete commerciale in Italia e all'estero e più tardi, nel 1931, creazione di un Servizio Pubblicità, che fin dagli inizi si avvale del contributo di importanti artisti e designer. La nuova organizzazione contribuisce ad aumentare in modo significativo la produttività della fabbrica e le vendite dei prodotti. 


La visione futurista di A. Olivetti

La sua visione del ruolo dell’impresa e la sua poliedrica personalità lo portano ad occuparsi in modo fortemente innovativo anche di problemi sociali e politici, di urbanistica, architettura, cultura ed editoria. 

A Ivrea avvia la progettazione e costruzione di nuovi edifici industriali, uffici, case per dipendenti, mense, asili, dando origine ad un articolato sistema di servizi sociali a vantaggio dei dipendenti e delle persone presenti sul territorio, e di tutela e valorizzazione dell'ambiente.

Per Adriano Olivetti la fabbrica non è solo un luogo di produzione, ma è il motore principale dello sviluppo economico e sociale. 

Olivetti investe sul concetto di formazione e sull'educazione mettendo a disposizione una biblioteca aziendale; invita intellettuali per sensibilizzare i giovani ai valori della cultura.

L'obiettivo è il benessere della comunità e la fabbrica diventa un luogo di incontro e di condivisione. Adriano Olivetti concretizza ciò collaborando con psicologi, sociologi e filosofi per definire un'organizzazione del lavoro che, pur sempre mutuata da quella Fordista, se ne distacchi nell'essenza, ponendo al centro del processo non il prodotto ma l'individuo, il lavoratore. 

Lo stile aziendale olivettiano era basato sulla valorizzazione delle risorse umane e, più in generale, sui fattori intangibili dell'impresa, su un rapporto tra azienda e cultura e tra impresa e la sua Responsabilità sociale ed etica con il territorio.



La vita a immagini di Adriano Olivetti


Per maggiori approfondimenti