L'allarme arriva dall'antimafia: il gioco e le scommesse sono diventate la nuova frontiera della criminalità organizzata."In Italia l'industria del gioco ha attualmente un fatturato complessivo pari al 3% del p.i.l. e da lavoro a 5000 aziende e 120.000 persone.
I dati, che si riferiscono al gioco legale, sono destinati ad impegnarsi se si guarda anche il gioco clandestino". L'analisi condotta dalla D.N.A. riporta che "il gioco, comprese le scommesse su eventi sportivi, per i notevoli introiti che vengono assicurati a fronte di rischi giudiziari relativamente contenuti, è ormai diventato la nuova frontiera della criminalità organizzata di tipo mafioso". Infatti le attività giudiziarie hanno dimostrato che le organizzazioni criminali, su una buona parte del territorio nazionale, impongono sui loro territori slot machine, che anche quando sono regolari assicurano guadagni ingenti e rapidi.
Una fotografia che vuole far prendere coscienza della gravità del problema, per sensibilizzare gli studenti ad una consapevolezza sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel settore del gioco d'azzardo.
Il progetto articola le proprie modalità di intervento tenendo conto che ogni attività, volta ad indagare e prevenire il fenomeno mafioso, ogni azione tesa a prevenire gli usi prevaricatori dei comportamenti insidiosi e dei linguaggi tipici delle mafie non possano prescindere dal coinvolgimento attivo dei ragazzi in tutti gli steps del percorso, programmati in collaborazione fra il docente e Libera.
L'intera articolazione delle attività, che il percorso intende condurre, non si propone come un semplice intervento formativo da parte di esperti, bensì come iter formativo e di prevenzione che forniscano un insieme di strumenti tarati sull'esigenza specifica di una didattica della legalità, che mira a promuovere tra gli adolescenti la cultura della legalità, il rispetto delle regole e la responsabilità verso se stessi e nei confronti della comunità a cui appartengono.
Il percorso si concluderà con l'apertura di una nuova pagina del blog in collaborazione con Libera e il Comune di Modena sui temi della legalità economica e le mafie (progetto "pubblico e privato per un territorio di legalità - 2^ parte_ Azione Didattica della legalità").
Il Percorso si è articolato nei seguenti incontri:
I INCONTRO
IL GIOCO D'AZZARDO: IMPATTO ECONOMICO, SOCIALE E CULTURALE DEL FENOMENO.
"La presenza mafiosa sta modificando il tradizionale volto di questo settore. Infatti l'organizzazione mafiosa, pur non rinunciando al tradizionale pizzo nel settore del gioco d'azzardo e della raccolta delle scommesse su eventi sportivi, sta cambiando volto: si sta strutturando sotto forme di imprese con connotati di normalità. Il fatto che certe imprese siano ben conosciute come legate alla criminalità svolgendo per essa il ruolo di lavanderia ai fini di riciclaggio, fa sì che le imprese lecite e pulite abbandonino quel tipo di mercato perché ritenuto non più conveniente o comunque poco remunerativo."
Gli esperti di libera sono intervenuti in classe per:
Fornire un inquadramento generale sul fenomeno del gioco d'azzardo con particolare riferimento a: Video Slot, Gioco on-line e Gratta e Vinci.
Trattare del rapporto tra il gioco d'azzardo e lo Stato
Evidenziare il nesso tra gioco d'azzardo e criminalità organizzata
Esplicare le dinamiche in relazione ad altri paesi
II INCONTRO: IL PROCESSO PENALE
"le indagini giudiziarie sulle infiltrazioni mafiose nel settore d'azzardo parlano chiaro: le mafie stanno investendo in modo sempre più massiccio e capillare in questo business, che permette di riciclare enormi quantità di denaro sporco, fare affari e rinforzare la propria presenza sui territori." Inquadramento del sistema giudiziario, per comprendere il il funzionamento di un processo penale e delle relative attività investigative: ruoli e funzioni dei soggetti e parti del procedimento penale, da parte di esperti di Libera in classe.
III IL PROCESSO BLACK MONKEY: SENTENZA STORICA. ANALISI E COMMENTO ALLA SENTENZA
Processo Black Monkey, arrivano le motivazioni
Sofia Nardacchione il 1 agosto 2017. Emilia-Romagna
"Sono 764 le pagine in cui Michele Leoni, presidente della Corte dei giudici del processo Black Monkey, ha scritto le motivazioni della sentenza di primo grado di un processo storico per l’Emilia Romagna e non solo. La sentenza, arrivata il 22 febbraio scorso, aveva stabilito la presenza di un’associazione mafiosa di stampo ‘ndranghetistico con a capo Nicola ‘Rocco’ Femia, condannato a 26 anni e 10 mesi.
Ora le motivazioni, depositate pochi giorni fa nel Tribunale di Bologna, chiariscono ulteriormente l’importanza di questa sentenza e delineano una organizzazione complessa: “l’indagine ha preso avvio – si legge – dal grave episodio di tentata estorsione, rapina e sequestro di persona in danno di Et Toumi Ennaji e si è via via allargata agli altri fatti di rapina ed estorsione, alle fittizie intestazioni (seriali) di società, quote di società, imprese, immobili a soggetti vicini al Femia di cui in realtà quest’ultimo era il reale titolare o proprietario, alle corruzioni, consumate e tentate (anche di giudici della Corte di Cassazione), e alla vasta e variegata articolazione di reati tutti funzionali a preservare l’operatività dell’associazione per delinquere facente capo al Femia e a garantire impunità, fino addirittura al disegno di eliminare il giornalista Tizian Giovanni, notoriamente impegnato in inchieste sulla mafia, per avere questi pubblicato articoli sulla ‘Gazzetta di Modena’ ove denunciava le attività criminali del Femia e dei suoi”.
(tratto da http://www.liberainformazione.org/2017/08/01/49183/)
Libera è una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, coinvolti in un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’ uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’ altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione.