Palermo
38°6'43"56 N
13°20'11"76 E
Modena
44°39'24"48 N
10°55'12"72 E
Furto de La Natività di Caravaggio.
Furto e ritrovamento della Madonna in trono con i Santi Gregorio Magno e Giovanni Taumaturgo.
L’analisi dei dati statistici riguardanti i fenomeni criminali in danno del patrimonio culturale ha evidenziato nel 2018 e rispetto all’anno precedente:
33 del 2017, per associazione per delinquere.
Numero furti di beni culturali per anno:
|
2017 |
2018 |
Differenza |
Emilia-Romagna |
27 |
73 |
46 |
Marche |
10 |
36 |
26 |
Abruzzo |
6 |
18 |
12 |
Piemonte |
26 |
37 |
11 |
Lombardia |
54 |
63 |
9 |
Sardegna |
4 |
8 |
4 |
|
2017 |
2018 |
Differenza |
Toscana |
65 |
48 |
-17 |
Sicilia |
30 |
18 |
-12 |
Veneto |
27 |
19 |
-8 |
Liguria |
14 |
7 |
-7 |
Campania |
49 |
43 |
-6 |
Umbria |
15 |
11 |
-4 |
Tra le tipologie di beni culturali risultate di maggior interesse criminale, quella comprendente i documenti archivistici e i beni librari (in particolare sottratti da strutture ecclesiastiche) si conferma, anche nel 2018, la più colpita: 2.935 (nei 76 eventi di furto segnalati) sui 8.405 beni culturali complessivamente rubati.
In relazione alla tipologia dei luoghi in cui i furti sono stati commessi nel 2018, rispetto al 2017, si assiste a:
I furti consumati nei musei sono quelli che destano maggiore allarme, determinando una più forte attenzione, anche mediatica: dei 21 eventi denunciati, 7 sono stati perpetrati nei luoghi della cultura statale, 7 in danno di musei di proprietà comunale, mentre gli altri hanno interessato le installazioni culturali provinciali (3), regionali (2) e private (1).
Gli oggetti asportati di maggior pregio artistico sono, in generale, destinati al mercato estero che è ritenuto, dalle organizzazioni criminali, potenzialmente in grado di:
L’anonimato che, apparentemente, viene garantito dalla rete, nonché la facilità di effettuare compravendite con un “click” in ogni località del mondo, hanno contribuito alla crescita esponenziale del commercio sul web anche di beni d’arte. Ultimamente, inoltre, sono approdati su alcuni social network con bacino di utenza di milioni di persone, individui o società che, con pagine riferite in tutto o in parte allo scambio/compravendita generica di beni, trattano anche quelli artistici.
La tipologia di beni che si riscontra generalmente in tali traffici è quella caratterizzata dall’assenza di contrassegni utili all’identificazione precisa del bene o dalla serialità di produzione artistica, non permettendo così una semplice verifica nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
Azione preventiva delle forze dell’ordine
La molteplicità dei canali di commercializzazione lecita e illecita (in particolare quello tramite l’e-commerce, sempre più diffuso negli scambi tra privati), ha reso estremamente semplice il trasferimento all’estero di un bene culturale. A tal riguardo sono state affinate le misure volte a:
L’azione preventiva svolta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale si è concretizzata in:
- controlli ad aree archeologiche marine e terrestri;
- verifiche in aree con vincoli paesaggistici/monumentali;
- accessi a esercizi commerciali di settore, con 57 sanzioni amministrative elevate;
- ispezioni a mercati e fiere di settore;
- sopralluoghi per l’accertamento dello stato di sicurezza di musei, biblioteche
e archivi.
I controlli e le verifiche sono stati orientati a monitorare, principalmente:
- le aree che, che in base alla geo-localizzazione degli eventi delittuosi di settore,
sono risultate maggiormente colpite da reati contro il patrimonio culturale;
- le zone a maggior afflusso turistico, musei e siti archeologici;
- le aree a vincolo paesaggistico per il rilevamento
di eventuali violazioni, con il coinvolgimento di tutte le articolazioni dell'Arma dei Carabinieri.
[Tratto da Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, attività operativa 2018 del comando carabinieri tutela patrimonio culturale]
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