Unione monetaria

 

I fase: 1 luglio 1990

 

II fase: 1 gennaio 1994 – rispetto dei Criteri di convergenza o parametri di Maastricht

 

III fase: il Trattato di Maastricht aveva previsto due diverse scadenze 1 gennaio 1997 e 1 gennaio 1999

 

Liberalizzazione dei capitali

       Stabilità del cambio: nessuno Stato doveva avere svalutato la moneta avente corso legale nei due anni precedenti alla formazione dell’eurozona (margine di oscillazione da parte delle monete nazionali del 15%)

       Inflazione: tasso di inflazione non superiore al 1,5% rispetto a quello dei 3 stati membri con il tasso d’inflazione più basso

       Tasso di interesse: il tasso d’interesse a lungo termine di ciascuno Stato non deve essere superiore al 2% rispetto a quello dei 3 Stati membri con i tassi più bassi

       Deficit pubblico: il disavanzo pubblico non deve essere superiore al 3%  del al PIL

       Debito pubblico: il rapporto con il PIL non deve essere superiore al 60%

 

Secondo quanto stabilito dal Trattato, entro il 1996 il Consiglio Europeo doveva riunirsi per verificare se esistevano le condizioni necessarie per il passaggio alla completa unione economica monetaria.

Con il vertice di Madrid tenutosi il 15 e 16 dicembre 1995 si prese atto dell’impossibilità di partire con la terza fase, prevista con decorrenza 1 gennaio 1997 e fu deciso di rimandare l’ultima tappa per l’introduzione della moneta unica al 1° gennaio 1999.

Durante il vertice di Madrid si concordò:

       il nome della moneta: euro

       le tappe che avrebbero distinto il momento della decisione degli Stati ammessi alla terza fase fino all’introduzione dell’euro

       le disposizioni giuridiche di riferimento  per il passaggio alla terza fase e per il periodo transitorio (1999-2002)


Verso l'introduzione dell'euro

 

I fase

Periodo di preparazione

Inizio: 1-2 maggio 1998 – Fine: 31 dicembre 1998

 

 

II fase

Periodo transitorio: dal 1 gennaio 1999 al 31 dicembre 2001

 

 

III fase

Periodo di coesistenza euro/monete nazionali e definitiva introduzione dell’euro: 1 gennaio 2002 – 1 marzo 2002

 

 

       scelta degli Stati ammessi alla moneta unica

       fissazione delle parità bilaterali fra le valute nazionali

       piena operatività della BCE – nomina dei membri della BCE

       cambi fissi e irrevocabili tra valute nazionali e moneta unica denominata euro; per l’Italia il rapporto fu di 1 euro = 1936,27 lire

       introduzione dell’euro come unità di conto e mezzo di pagamento scritturale (l’euro è la moneta legale e le monete nazionali sono considerate espressione dell’euro)

       emissione dei titoli di Stato in euro

 

       1 gennaio 2002: l’euro viene materialmente messo in circolazione; periodo di coesistenza tra euro e monete nazionali

       1 marzo 2002: a partire da questa data l’euro è l’unica moneta avente corso forzoso e legale in tutti gli Stati aderenti all’UEM


Paesi in e out

Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro - 19

      Austria

      Belgio

      Cipro

      Estonia

      Finlandia

      Francia

      Germania

      Grecia

      Irlanda

      Italia

      Lettonia

      Lituania

      Lussemburgo

      Malta

Stati membri dell’Unione europea che non hanno adottato l’euro - 9

·         Bulgaria

·         Croazia

·         Danimarca

·         Polonia

·         Regno Unito

·         Repubblica Ceca

·         Romania

·         Svezia

Ungheria



Per saperne di più ...

Dispensa universitaria del dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Pisa in materia di Unione economica e monetaria